Continuiamo il nostro percorso attraverso l’esame obiettivo generale focalizzandoci sul terzo e quarto punto:
- Stato del sensorio
- Atteggiamenti e segni particolari
Stato del sensorio
Lo possiamo definire come il modo in cui il cavallo interagisce con l’ambiente esterno, incluse le persone e gli altri cavalli.
Lo stato del sensorio va valutato all’inizio della visita clinica,. mantenendoci anche a un certo grado di distanza da cavallo per non influenzarlo con la nostra presenza.
Il veterinario in questa fase deve interagire molto con il proprietario, che conosce bene il suo animale e quindi sa ben apprezzare differenze rispetto a un comportamento “normale” che è definito vigile. Eventuali alterazioni dello stato mentale sono imputabili al coinvolgimento del tronco cerebrale, in particolare del sistema reticolare attivante ascendente, la cui funzione è quella di raccogliere le sensazioni provenienti dall’esterno e dall’interno dell’organismo, elaborarle e proiettarle alla corteccia cerebrale, attivandola.
Le possibili alterazioni dello stato mentale sono:
- Depressione: l’animale si presenta meno reattivo agli stimoli esterni. Nei casi gravi, alcuni autori parlano di letargia e ottundimento, in cui comunque l’animale è in grado di rispondere a uno stimolo improvviso, anche di natura non algica (dolorifica). Generalmente, nei cavalli si può manifestare con la tendenza a rimanere isolati e giacendo in decubito sternale. Può essere associato a stati febbrili e malattie metaboliche (esempi di cui abbiamo già parlato sono la PPID e la sindrome metabolica)
- Stupor: l’animale non interagisce con l’ambiente circostante e tende a passare la maggior parte del tempo di decubito e dormire. Riesce comunque a rispondere a forti stimoli, soprattutto di natura algica
- Coma: l’animale è incosciente e non viene risvegliato nemmeno da stimoli algici; le risposte riflesse possono comunque persistere
- Delirio o ipereccitazione: come si può intuire, l’animale risponde in modo esagerato a stimoli basilari, tende a vocalizzare e compiere atti afinalistici
Bisogna ricordare che comunque esiste un sottile limite tra alterazione dello stato del sensorio e alterazione comportamentale, soprattutto quando si parla di ipereccitazione.
Atteggiamenti e segni particolari
Sono delle caratteristiche posture e alterazioni, apprezzabili all’esame fisico a distanza, che ci permettono di individuare l’apparto coinvolte, a volte anche la specifica condizione patologica.
Per facies si intende una particolare condizione della testa correlata in modo più o meno specifico con alcuni stati patologici.
Consideriamo la postura del cavallo: normalmente un cavallo passa la maggior parte della sua giornata in stazione quadrupedale, alternando lo scarico del peso sui posteriori; oppure lo possiamo trovare in decubito sternocostale o, quando è molto rilassato, in decubito laterolaterale.
Facies
Di seguito vedremo solo alcuni esempi di facies:
- Facies tetanica: orecchie tese e dritte, narici dilatate (a tromba), trisma mandibolare, riso sardonico
- Facies da ippopotamo: tipica dell’edema di palpebre, labbra e guance a seguito di reazioni allergiche
- Facies rabida: sguardo stuporoso, ptosi mandibolare, procidenza della terza palpebra, scialorrea
- Facies dolorifica: sguardo fisso, midriasi, bruxismo, labbra stirate, gemiti, lamenti
- Facies preagonica: palpebre socchiuse, enoftalmo, sguardo spento, cute fredda
Atteggiamenti
- Lordosi: curvatura del rachide (colonna vertebrale) con concavità dorsale; può essere associata a malformazioni del rachide stesso oppure la si può repertare in animali anziani
- Scoliosi: deviazione laterale del rachide
- Base d’appoggio aumentata: spesso associata a problemi di equilibrio o incoordinazione
- Camminare sulle uova: tipico dei cavalli in laminite
- Posizione a cane seduto: tipico atteggiamento algico per esempio in corso di dilatazione gastrica acuta
- Movimenti di maneggio: movimento circolare